Iniziamo con il dire che è un film dal budget molto molto risicato e in tv, alla radio e sui social non è stata fatta alcuna pubblicità del film. Il trailer l’ho visto al cinema e subito mi ha colpito perchè mi ricordava Drive – Prendetelo Vivo, un vecchio film degli anni ’90 che mi era piaciuto molto da bambino e mi aspettavo un film in questo stile. Invece no, era una bella copia di #Venom. Ho detto di proposito una bella copia di Venom perchè anche se sono molto simili anche se il contesto è diverso, qui la violenza c’è e il sangue scorre a fiumi. Tutto questo è accompagnato da una trama che, diciamolo pure, subito si presenta poco originale e scontata ma che invece poco a poco fa ricredere lo spettatore. Ci si aspetta che la storia vada in una direzione e invece tutto l’opposto e questo da un valore aggiunto al film che secondo me è fatto bene e merita sicuramente di essere visto. Non solo la storia non è scontata ma il colpo di scena finale, non da poco, lascia aperta la porta ad un seguito che probabilmente non ci sarà… ma comunque la porta resta aperta!
Upgrade, al netto di una trama comunque semplice, ha un tono fantastico e stupisce per messa in scena, ingegno e modernità. Non a caso è stato prodotto dalla Blumhouse. Il film ha un budget piuttosto risicato come da tradizione di Jason Blum, che tende a investire maggiormente sugli eventuali sequel mentre lascia che i registi dei primi capitoli se la cavino soprattutto con l’ingegno. In questo caso Leigh Whannell e il suo team hanno fatto un lavoro davvero notevole, non tanto per le immagini della città sci-fi, che comunque vediamo solo da lontano, quanto piuttosto per la parte action con inseguimenti in mezzo all’autostrada e numerose scene di lotta piuttosto spettacolari. Inoltre anche le location, per quanto limitate, sono tutt’altro che generiche: la casa sotterranea di Eron è molto elegante, quella dei Trace è arricchita da una domotica avanguardistica, il bar dei bassi fondi è arredato con una gran quantità di ossa e poi ci sono le auto dalla guida automatica, rivestite di placche dorate, certo realizzate in CGI ma in modo credibile.
Consigliato soprattutto a chi ama il genere.