Sicario è stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2015, ed è il primo film di una trilogia (Hell or High Water e I segreti di Wind River) ideata e scritta da Taylor Sheridan che tratta dei noti problemi della frontiera americana.
Nel 2018 è stato prodotto un sequel, intitolato Soldado e diretto da Stefano Sollima.
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Bene o male tutti conosciamo il fenomeno dei cartelli della droga messicani, sia per i documentari, sia per vari film che riprendono queste vicende. I cartelli della droga sono un problema molto sentito in America, che mina gli equilibri interni già instabili e ha messo in discussione i cardini stessi del “pensiero” Americano. Il cinema ha “approfittato” di questi problemi molto sentiti dai cittadini per cercare di sbancare ai botteghini di tutto il mondo. Quello che rapisce, intrattiene e colpisce il pubblico in questo genere di film è la compartimentazione dello Stato organizzata su più livelli di conoscenza e di potere, e il protocollo? Il protocollo viene “sempre” rispettato o almeno ci sono le carte che lo attestano.
Trama: Sicario narra le vicende di un gruppo di agenti governativi, impegnati a contrastare l’operato dei cartelli messicani della droga. Negli eventi raccontati nel film viene messo più volte in discussione il limite tra bene e male in funziona del risultato che si può ottenere, dando un grosso spunto di riflessione su tutte quelle certezze assolute di cui siamo convinti. Ed è questo il viaggio di crescita e conflitti che affronta, Kate, la protagonista del film, nel progredire degli avvenimenti.
Chi è il regista? Il regista è il canadese Denis Villeneuve, dopo aver trattato i conflitti alimentati dai fondamentalismi religiosi in Medio Oriente ne La donna che canta, il percorso di denuncia degli Stati Uniti con Prisoners. I temi che emergono sono sempre gli stessi, qui però sono più estremizzati. C’è una forte volontà di mantenere un ordine a tutti i costi, a prescindere da cosa è necessario fare e a prescindere dai protocolli, e allo stesso tempo c’è la grossa consapevolezza di non poter sistemare completamente le cose.
E’ un film di guerriglia urbana, inseguimenti e sparatorie, su questo non si discute ma il regista si sofferma soprattutto sul lato emozionale dei protagonisti e questo crea l’atmosfera del film. Il regista si sofferma soprattutto su Kate, che rappresenta gli idealisti, e Graver e Alejandro, che rappresentano invece il lato più oscuro di queste vicende, sono coloro che fanno quello che è necessario, al di là dei protocolli e delle regole. Tutto questo è costruito passo passo e gli scenari aperti messicani alternati a quelli chiusi delle basi operative completano il tutto. Il risultato è davvero ottimo.
Può sembrare che il film proceda lentamente, in realtà è proprio la velocità del film che crea l’atmosfera e i presupposti per rendere credibili le vicende.
Il film è debole in alcuni punti, il più evidente tra tutti è la presenza di Kate, e in particolare modo del suo collega, prima escluso dalla squadra e poi rimesso in gioco senza una spiegazione credibile. Nonostante questo è un bel film, sicuramente da vedere e apprezzare in tutte le sue sfumature. Le interpretazioni di Benicio del Toro, Josh Brolin, Emily Blunt e Jon Bernthal, sono davvero un valore aggiunto per il film.
Detto questo ricordiamoci che “Sicario” aveva un budget da film indipendente ma il risultato è stato un blockbuster.
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RICONOSCIMENTI
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- 2016 – Premio Oscar
- Candidatura per la Migliore fotografia a Roger Deakins
- Candidatura per la Migliore colonna sonora a Jóhann Jóhannsson
- Candidatura per il Miglior montaggio sonoro a Alan Robert Murray
- 2016 – Premio BAFTA
- Candidatura per il Miglior attore non protagonista a Benicio del Toro
- Candidatura per il Miglior fotografia a Roger Deakins
- Candidatura per la Miglior colonna sonora a Jóhann Jóhannsson
- 2016 – Critics’ Choice Movie Awards
- Candidatura per il Miglior film
- Candidatura per la Migliore fotografia a Roger Deakins
- Candidatura per il Miglior film d’azione
- Candidatura per la Miglior attrice in un film d’azione a Emily Blunt
- Candidatura per la Miglior colonna sonora a Jóhann Jóhannsson
- 2016 – Producers Guild of America Award
- Candidatura per il Miglior film
- 2016 – Writers Guild of America Award
- Candidatura per la Miglior sceneggiatura originale a Taylor Sheridan
- 2015 – National Board of Review Award
- Migliori dieci film
- Spotlight Award
- 2016 – Satellite Awards
- Miglior montaggio a Joe Walker
- Candidatura al Miglior film
- Candidatura al Miglior attore non protagonista a Benicio del Toro
- Candidatura alla Migliore fotografia a Roger Deakins
- Candidatura al Miglior suono
- 2015 – Hollywood Film Award
- Miglior attore non protagonista a Benicio del Toro
- 2015 – People’s Choice Awards
- Candidatura Attrice film d’azione preferita a Emily Blunt
- 2015 – Toronto International Film Festival
- Candidatura al People’s Choice Awards
- 2015 – Festival di Cannes
- Candidatura alla Palma d’oro
- 2015 – Washington D.C. Area Film Critics Association Awards
- Miglior colonna sonora a Jóhann Jóhannsson
- Candidatura al Miglior film
- Candidatura alla Migliore fotografia a Roger Deakins
- Candidatura al Miglior montaggio a Joe Walker
- 2016 – Premio Oscar