Dopo Rogue One – A Star Wars Story, sempre nell’attesa dell’uscita del capitolo finale della nuova trilogia Disney esce Solo – A Star Wars Story. Rogue One anche se ovviamente essendo una storia ambientata nell’universo di Star Wars era molto lontana dagli Star Wars classici, era fatto bene e scorreva bene. Vediamo Solo!
C’è da dire subito che Solo A Star Wars Story non nasce sotto i migliori auspici, Phil Lord e Chistopher Miller abbandonano il progetto e Ron Howard si ritrova con la patata bollente. Perchè Solo è una patata bollente? Semplice, fare un film da 5 stelle era impossibile, bisognava accontentare i cultori della saga originale da un lato e i “nuovi” spettatori attirati dai nuovi film Disney, che hanno ben poco di Star Wars ma che fanno incassi e vendono gadget da paura, dall’altro lato.
Bisogna dire anche qui, come per Rogue One, che siamo di fronte ad una storia ambientata nell’universo Star Wars e quindi non può essere uno Star Wars. Il problema grosso del film è il protagonista, su questo sono d’accordo con la critica, zero carisma e simpatia dubbia, molto molto lontano da Harrison Ford. In molte scene, più che arrogante e eccentrico, sembra uno “scemo scappato di casa” e il film perde tantissimo. Però tolto il protagonista, il cast è un valore aggiunto del film che compensa fino ad un certo punto la mancanza di un protagonista carismatico.
La storia non convince fino in fondo e anche su questo sono d’accordo con la critica ma non è sicuramente un film da 2 stelle, media dei giudizi totali attribuiti al film, che soprattutto sul finale si riprende e raggiunge un livello interessante.
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